26 Gen Cos’è lo SFAGNO?
Lo sfagno è un particolare tipo di muschio che cresce nelle torbiere o sfagnere, una delle sue caratteristiche fondamentali, che lo rende un substrarto molto apprezzato nella cura delle piante, è la lunghezza delle sue fibre vegetali grazie alla quale riesce ad assorbire e trattenere una grande quantità di acqua.
Tra le tipologie di sfagno di migliore qualità senz’altro è giusto ricordare lo sfagno cileno il quale presenta fibre particolarmente lunghe caratteristica che gli consente di trattenere l’acqua come una spugna. Il rilascio dell’umidità è lento e costante, per questa ragione, le radici delle piante che si trovano in contatto con lo sfagno umido hanno un prolungato e graduale accesso all’acqua, un’ottima autonomia idrica e allo stesso tempo una perfetta ossigenazione radicale.
Per tutte queste ragioni lo sfagno si presenta come un ottimo substrato in cui coltivare piante che apprezzano particolarmente l’ambiente umido: le Calathee, le Felci, la Monstera deliciosa, le Orchidee epifite come la classica Phalenopsis ma in generale tutte le piante di origine tropicale che coltiviamo in appartamento.
Inoltre lo sfagno è un materiale naturale che degrada piuttosto lentamente quindi può venire riutilizzato più volte.
I vantaggi dello sfagno
Usare lo sfagno in alcune fasi di coltivazione, tra poco le vedremo nel dettaglio, offre diversi benefici:
- mantiene una corretta e costante umidità per le radici
- riduce la frequenza delle innaffiature – autonomia idrica
- l’acqua in eccesso non viene assorbita, nessun rischio di sovrairrigazione
- struttura areata, substrato sempre ossigenato, non provoca asfissia radicale e marciumi
Quali sono i sui usi nella coltivazione delle piante da interno?
Gli usi dello sfagno sono molteplici eccone alcuni tra i più comuni che vi suggerisco di provare:
- Per le piante carnivore che spesso provengono da ambienti palusti simili a quelli delle torbiere. In questo caso lo sfagno è il substrato perfetto.
- Per propagare piante. La capacità di trattenere umidità, pur consentendo areazione, rende lo sfagno un substrato ideale sia per far germinare semi, ad esempio quello dell’avocado, che per far radicare talee. Lo sfagno viene anche utilizzato nella tecnica della margotta o propagazione aerea.
- Per propagare piante. La capacità di trattenere umidità, pur consentendo areazione, rende lo sfagno un substrato ideale sia per far germinare semi, ad esempio quello dell’avocado, che per far radicare talee. Inoltre viene anche utilizzato nella tecnica della margotta o propagazione aerea.
Approfondisci le numerose tecniche di propagazione
con il mio ebook Propagazione in casa
- I bonsai. Spesso lo sfagno si può trovare nei reparti specializzati in bonsai perché è un materiale tipicamente utilizzato in alcune fasi della loro lavorazione (es. propagazioni, creazione di uno strato leggero di muschio decorativo ecc…)
- Le orchidee e la “sfagno terapia”. È tipicamente utilizzato anche per la coltivazione di orchidee epifite come le comuni Phalenopsis in alternativa anche al più comune bark o substrato per orchidee.
Viene utilizzato lo sfagno specialmente quando le piante sono molto giovani oppure particolarmente debilitate a causa del marciume radicale, questa tecnica viene spesso detta “sfagno terapia”. Le radici infatti recuperano turgore e nuovo stimolo alla crescita quando trovano una condizione di umidità costante. - Per trattenere maggiore umidità nella terra. In alcuni casi l’aria nei nostri appartamenti è molto asciutta e questo non piace alle piante tropicali. Una tecnica per prolungare una benefica umidità intorno alle piante può essere quella di utilizzare alcuni mucchietti di sfagno umido sulla superficie del terreno.
- creare Kokedama.
I Kokedama sono un modo davvero estetico in cui possiamo coltivare le piante, sono delle sfere di terra ricoperte di muschio o di sfagno. Una tecnica giapponese per coltivare piante sospese.
Vuoi imparare a realizzare un kokedama?
Puoi dare un’occhiata al mio VIDEOCORSO dedicato a questa piccola arte.
- Substrato per idrocoltura. Tra le varie opzioni alternative all’uso della terra, lo sfagno, come l’argilla espansa, il pon, il seramis e tanti altri inerti, si può utilizzare per coltivare in idrocoltura. Se il tema ti interessa ho scritto anche un ebook sull’idrocoltura in casa.
- Pareti verdi verticali. È il substrato più usato per creare pareti verticali in interno perchè molto pulito, trattiene l’umidità ed estremamente adatto a soluzioni anche da interno come queste di OrtisGreen
- Con lo sfagno puoi creare un tutore per piante. Ci sono specie che amano arrampicarsi su altri alberi che trovano grandissimo beneficio per il loro sviluppo se nel vaso viene posizionato un tutore al quale possono aggrapparsi. Lo sfagno è uno dei materiali migliori con cui è possibile realizzare questo tutore.Puoi usarlo ad esempio con la Monstera deliciosa, la Monstera adansonii, il Pothos, il Syngonium…
In questo mio video puoi vedere anche un semplice tutorial per imparare a costruire un palo di muschio per le tue piante.
Dove si compra?
Nei negozi di piante viene venduto generalmente disidratato e compresso in piccole mattonelle. Lo si può trovare facilmente nei reparti dedicati ai bonsai o alla cura delle orchidee perché è proprio con queste piante che trova tradizionalmente maggiore impiego.
Purtroppo non sempre è facile trovarlo nei negozi ecco perché più spesso mi capita di acquistarlo online. Questo è IL MIO SFAGNO PREFERITO
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