07 Ott Platycerium bifurcatum: la felce a corna d’alce
Pianta che colpisce immediatamente per la sua particolare forma delle foglie e portamento. E’ una epifita delle regioni tropicali e cresce sugli alberi dove affonda le radici tra la corteccia, il muschio e i depositi di foglie.
Ama l’aria e la sua posizione perfetta è sospesa o appesa a parete attraverso un supporto.
Come prendersene cura?
LUCE: abituata alla luce filtrata dalle fronde degli alberi su cui cresce, la sua colorazione vira dal verde scuro a quello brillante in base alla luce che riceve se fatta gradualmente adattare resiste sia alla mezz’ombra che alla luce intensa. La temperatura non dovrebbe scendere sotto i 12 gradi.
ACQUA: sopporta anche periodi di siccità, le sue foglie sono abbastanza carnose. Meglio bagnare a terra asciutta e vaporizzare con acqua demineralizzata frequentemente nella stagione calda.
TERRICCIO: In vaso è bene optare per un composto organico di torba e sfagno con pezzi di corteccia. Un substrato che ricordi gli accumuli di foglie e muschio sui tronchi degli alberi.
FOGLIE: presenta due tipi di foglie, quella alla base a forma di scudo che trattengono il materiale organico a cui si ancora e le fronde biforcate ricoperte di peluria argentea che possono in natura crescere fino a 90 cm
FIORITURA: come tutte le felci non fiorisce, la sua riproduzione infatti è affidata alle spore che crescono sulle foglie e in natura trasportate dal vento alla ricerca di cumuli organici su cui attecchire e svilupparsi.
STILE: spesso coltivata su tavolette di legno verticali, in questo modo assomiglia davvero alla testa di un animale con grosse corna. Se non hai spazio a terra è una pianta che puoi usare per decorare un angolo a parete.
Vuoi tenere sempre con te le informazioni più utili per la cura delle tue piante d’appartamento?
Colleziona le schede del Plant Focus.
Ogni mercoledì sul blog ne pubblico una nuova!