01 Set NON regalatemi piante – Storia di una killer seriale
Ovvero come iniziano molti disastri.
Sì, hai letto bene.
Ad un certo punto tutti hanno cominciato a regalarmi piante.
Non era un mistero che volessi riempire la mia casa, sognavo la mia piccola giungla urbana e passavo ore a cercare su internet immagini che fossero di ispirazione.
Tenevo una lista delle piante che desideravo, piante bellissime scovate su Instagram oppure piante di cui avevo letto qualche curiosità sui libri che leggo. Alcune erano piante rare, difficili da trovare anche in negozi specializzati.
Insomma, in quel periodo quasi ogni settimana qualcuno per farmi contenta mi regalava una pianta ed io ad un certo punto mi sono accorta di una cosa:
Le piante regalate muoiono più facilmente
Ci ho messo tempo a capirne la ragione.
Ai tempi ero davvero alle prime armi, ho commesso un sacco di errori, trattavo tutte le piante più o meno alla stessa maniera, le disponevo in casa assecondando il mio gusto e le mie necessità.
Non mi preoccupavo mai di sapere qualche cosa di più della nuova ospite che spesso arrivava a casa mia senza neppure un cartellino con il nome.
Ricevevo piante come si ricevono certi regali a Natale.
Regali fatti col cuore ma raramente qualcosa che sia richiesto o affine ai tuoi gusti.
Quando una nuova pianta entra in casa c’è sempre una fase di entusiasmo.
All’inizio sono tutte bellissime, spesso sono fiorite oppure hanno tutte foglie nuove e fresche.
Tuttavia spesso possono bastare pochi giorni perché quella pianta cominci a manifestare tutta la sua infelicità.
La prima foglia che inizia a seccare o ad ingiallire fa immediatamente scattare l’allarme pollice nero.
Una scena che personalmente ho vissuto troppe volte.
Alla prima foglia gialla le domande sono sempre le stesse:
“Le avrò dato poca acqua?”
“Le avrò dato troppa acqua?”
E poi, ogni volta, panico e ansia.
Non c’è modo di conoscere la risposta se hai poca esperienza con le piante, di conseguenza inizi col fare quello che puoi:
Chiedi consigli ad amici, parenti, vicini di casa…
Consulti internet e cerchi di capire cosa fare e come fare.
In preda alla confusione totale di solito: bagni, vaporizzi, svasi, lasci la tua pianta senza acqua finché la terra non si asciuga e poi quando la terra si asciuga ecc…
Nel frattempo altre foglie diventano gialle, alcune si seccano e altri mille dubbi ti assalgono.
In genere quel che resta di quella pianta è destinato a morire di lì a pochi giorni.
E a guardare bene, questo non è neppure l’epilogo peggiore della storia…
Ogni pianta morta pesa sulla coscienza di un aspirante pollice verde come un macigno.
Ogni pianta che ti muore alimenta la tua convinzione di non essere portata per le piante, di avere il pollice nero e ti allontana sempre un pochino di più dal sogno di vivere un giorno nella tua piccola giungla urbana.
Ma perchè le piante che ti regalano muoiono più facilmente?
Ho cercato a lungo una risposta a questa domanda, le ragioni che mi sono data sono diverse.
In primo luogo non sempre le piante che riceviamo sono quelle che desideriamo o avremmo scelto per la nostra casa.
Questo incrina un pochino fin dall’inizio il nostro rapporto con la nuova arrivata, le dedichiamo uno spazio o delle attenzioni meno privilegiate oppure nell’ansia da dimostrare di riuscire a farla stare bene la soffochiamo con inutili ed eccessive attenzioni.
Un’altra ragione molto frequente è che spesso le piante ricevute in regalo ci vengono presentate senza nome o cartellino.
Pensaci bene: quale rapporto di amicizia duraturo può fare a meno di una buona e approfondita conoscenza iniziale?
Conoscere i nome e le esigenze della nuova pianta è l’unica chance a nostra disposizione per renderla felice.
E ancora: in quale modo scegliamo dove posizionare la pianta ricevuta in regalo?
Molte volte è più ingombrante di quello che potresti permetterti oppure non esattamente di tuo gusto, questo genera una sottile antipatia iniziale che ti porta inconsapevolmente a relegarla magari in un angolo poco favorevole per luce ed umidità.
Ad un certo punto ho dovuto dire BASTA, non regalatemi più piante!
Ne stavo uccidendo talmente tante che il mio karma ho temuto rimanesse compromesso per sempre.
Per avere piante felici e sane è necessario cambiare formula e prospettiva.
Questo l’ho capito con il tempo e da quel momento in avanti le cose hanno cominciato ad andare meglio.
Se stai cercando di allenare il tuo pollice, ricordati di scaricare la mia guida gratuita, si chiama La Palestra dei Pollici.
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