Un cactus anche se non si direbbe, portamento ricadente e neanche una spina. Pianta originaria del Messico, di facile cura nelle nostre case, sorprende con una straordinaria fioritura.

E’ una pianta epifita ed in natura cresce sugli alberi sviluppando radici aeree in ambienti molto umidi.

Come prendersene cura?

LUCE: Ama la luce filtrata, quella che in natura riceverebbe schermata dalle piante su cui cresce. La temperatura ottimale è tra i 7 e i 21 gradi. Si tratta di un “cactus delle foreste” e non dei deserti.

ACQUA: Contrariamente ad altri cactus è una pianta che ama e necessita umidità. Occorrono annaffiature frequenti che inumidiscano il terreno senza inzupparlo per questo è molto importante che il terriccio sia super drenante. 

TERRICCIO: Trattandosi di piante epifite hanno un apparato radicale poco sviluppato. Meglio usare quindi vasi piccoli e un mix morbido e drenante, areato con materiali grossolani e compost organico.

FIORITURA: fiorisce tra Aprile e Luglio, con fiori grandi e appariscenti. Perché questo avvenga è necessario che avverta la stagione invernale, una temperatura tra i 7 e i 10 gradi stimola in inverno la fioritura successiva.

PROPAGAZIONE: come per quasi tutti i cactus la propagazione è semplice, basta prelevare una parte di foglia, lasciare asciugare all’aria il taglio per qualche giorno e interrare per metà in un substrato sempre umido e drenante (terra + sabbia)

CURIOSITÀ’: il nome deriva dal greco “epi” (sopra) + “phyllum” (foglia) per indicare la fioritura dalle foglie. I fiori infatti spuntano lungo i margini fogliari. Vengono anche detti Orchidea Cactus.

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