È sotto gli occhi di tutti: le piante hanno molti super poteri. La bellezza, la grazia, il profumo, la fioritura e l’intelligenza.

Oltre a tutto questo, ho scoperto personalmente che le piante si prendono cura di noi. Cioè migliorano effettivamente la nostra salute, il nostro umore e la nostra casa.

Lo hai mai notato? Ogni volta che entriamo in una casa con delle belle piante o in un locale arredato con il verde, la sensazione di calma ci pervade. È come se improvvisamente ci sentissimo “più a casa”.

Forse perché le piante ci ricordano da dove veniamo e il nostro intimo legame con la Natura.

In Giappone esiste una pratica chiamata shinrin-yoku (letteralmente “bagno nella foresta”). Consiste in una vera e propria immersione nella natura, grazie alla quale è possibile ricercare il contatto con le piante e gli alberi.

Il motivo? Ritrovare il proprio benessere e il proprio equilibrio.

Questa disciplina insegna a trarre giovamento da attività all’apparenza semplici (come una passeggiata nel bosco), che permettono di respirare le essenze degli alberi e delle piante, capaci di rinvigorire e rilassare.

Secondo studi condotti in Giappone, questo bagno nella foresta aiuta ad aumentare le cellule attive nella difesa del sistema immunitario, contribuisce inoltre a diminuire la pressione arteriosa e i battiti cardiaci, diminuisce la sensazione di stress e allevia gli stati depressivi.

Non solo promotrici di stati di benessere e calma, le piante influiscono in maniera molto positiva anche sulla qualità dell’aria che respiriamo.

Gli studi a questo riguardo sono molto numerosi, il più noto è stato condotto dalla NASA negli anni 70 e 80 dopodiché è diventato oggetto di numerose ricerche in tutto il mondo.

Il concetto di qualità dell’aria interna è apparso per la prima volta nel 1974 quando un giovane studente americano, Bill Wolverton, specializzato in scienze ambientali venne impiegato alla National Aereonautics and Space Administration (NASA) per studiare la qualità dell’aria nei missili spaziali abitati.

Fu in quella circostanza che Bill Wolverton cercò di rendere gli spazi chiusi degli astronauti, più simili all’ambiente naturale degli esseri umani, introducendo una pianta.

Nell’arco di 24 ore, Wolverton misurò le variazioni nella quantità di ciascuna sostanza inquinante presente nell’aria di una piccola stanza ermetica.

Successivamente estese i suoi studi all’aria presente negli uffici e nelle abitazioni.

Oggi si parla sempre più spesso di Biodepurazione.

Sotto questo nome è raggruppato tutto l’insieme di tecniche che i microrganismi viventi mettono in atto per risanare un terreno, l’acqua o l’aria inquinati da un composto chimico.

La fabbrica dell’aria. Manifattura Tabacchi – Firenze

La piante sono una vera e propria fabbrica anti-inquinamento.

E’ così che a Firenze Pnat, sotto la direzione di Stefano Mancuso, professore ordinario presso l’Università di Firenze e direttore del Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale, ha progettato il primo sistema vegetale di depurazione indoor.

Una grande serra che filtra, rinfresca e umidifica l’aria, una serra che ospita specie vegetali in grado di filtrare 5mila metri cubi di aria in un’ora. Un progetto rivoluzionario, destinato ad avere un grande impatto sulla vita delle persone e nella progettazione degli spazi d’interno.

LA PIANTE SI PRENDONO CURA DI NOI.

Non più solo oggetti decorativi ed ornamentali per abbellire gli appartamenti. Le piante sono esseri viventi che svolgono un lavoro fondamentale per il nostro pianeta e per l’uomo.

Attraverso la fotosintesi, le piante sottraggono anidride carbonica e inquinanti dall’aria offrendo in cambio ossigeno vitale per tutti gli esseri viventi.

Oltre all’ossigeno, le piante sono in grado di mantenere nell’aria il giusto rado di umidità e di rinfrescare gli ambienti, questa loro capacità si traduce in risparmio energetico qualora le piante vengano collocate all’interno di uffici ed abitazioni.

PIANTE, una farmacia con un cuore

E’ dimostrato, le piante hanno dei super poteri, i nostri antenati le conoscevano molto più di noi e le sapevano utilizzare all’occorrenza. Oggi molto di questo antico sapere sta andando perduto e non parlo solo di erbe officinali e rimedi della nonna.

La neurobiologia vegetale ha dimostrato la straordinaria intelligenza delle piante e la benefica interazione che hanno con l’uomo.

Da quando la nostra casa si è riempita di piante di ogni specie posso dire che molto della nostra routine quotidiana sia cambiato. Non ho dati da presentare perché il mio approccio alle piante non è scientifico ma posso affermare con sicurezza che la postazione da cui lavoro in soggiorno è un ambiente più calmo e rilassante da quando sono immersa in una giungla.

Gli amici che ospitiamo, tra tutti gli spazi della casa, amano una piccola serra in cui ripariamo alcune delle nostre amate piante, in quella zona della casa innegabilmente si percepisce una condizione positiva e rigenerante.

Si dice infatti che le piante siano in grado di correggere alcuni stati emotivi negativi. Ad esempio:

Ti senti in ansia? la Pianta Ragno (Clorophitum) può aiutarti. Una pianta semplice e poco esigente, praticamente indistruttibile. Non avendo preoccupazioni per lei anche tu potrai sentirti facilmente su di morale.

Ti senti deconcentrato? Le piante da interno rafforzano la produttività e la memoria, l’abbondanza di verde aumenta l’ossigenazione il che contribuisce ad essere psicologicamente più coinvolti.

Ti senti depresso? Scegli piante dai fiori o dalle foglie colorate. Non dimentichiamoci il potere dei colori in grado di risvegliare fiducia ed ottimismo.

Ti senti assonnato? E’ dimostrato che tenere in camera da letto piante alcune piante favorisce un sonno ristoratore. La sansevieria è la pianta ideale: rilascia ossigeno di notte e ripulisce l’aria mentre noi dormiamo.

Ti senti poco bene? Aria secca e polvere possono provocare irritazioni degli occhi e delle vie respiratorie. L’aria intorno alle piante è più umida e le loro foglie catturano e filtrano inquinanti e batteri.

Queste sono solo alcune delle buone ragioni per cui circondarsi di piante sia un’ottima idea… come disse David Hobson

“I grow plants for many reasons: to please my eye or to please my soul, to challenge the elements or to challenge my patience, for novelty or for nostalgia, but mostly for the joy to see them grow.”  

E tu, per quali di questi straordinari motivi ti sei innamorata delle piante?