Aloe barbadensis è una pianta arbustiva, originaria delle regioni calde e desertiche dell’Africa, viene coltivata a scopo ornamentale oltre per ricavare prodotti da destinare al mercato dei cosmetici, per la salute e il benessere.

Il termine aloé viene dall’ arabo col significato di “amaro e trasparente” perché, quando la buccia viene rimossa, il gel che ne esce assomiglia ad un blocco di ghiaccio lucido

Come prendersene cura?

LUCE: ama la luce intensa del sole e il caldo. Si adatta tuttavia anche a zone meno luminose ma la sua crescita potrebbe essere molto lenta. Se trovate una buona collocazione non cambiatela, l’aloe è una pianta abitudinaria.

ACQUA: come per tutte le piante grasse, lascia asciugare completamente la sua terra tra una annaffiatura e l’altra. Scegli un terriccio ben drenante con qualche sassolino grossolano e sabbia.

FIORITURA: fiorisce dalla primavera all’autunno. I suoi fiori sono riuniti in infiorescenze, che si sviluppano in cima ad un lungo stelo. Il colore dei  fiori è rosso, arancio o giallo.

SUPERPOTERI: non bastano poche righe per elencarli tutti… l’aloe viene utilizzata per le scottature, per problemi  di stomaco, ulcere, è un depurativo per l’organismo. va bene per l’artrite , utilizzata come colluttorio. Esistono creme e cosmetici di ogni tipo a base di aloe. Se ancora non basta, è stata inserita dalla NASA nell’elenco delle piante che depurano l’aria.

PROPAGAZIONE: una pianta di aloe matura produce un gran numero di polloni, piccole piante figlie che possono venire separate dalla madre e cresciute in vasi separati.

CURIOSITA’: Gli egizi la consideravano la pianta dell’immortalità mentre per gli indiani d’America era una specie di bacchetta magica e ha conservato questa sua fama di pianta incredibile e potente fino ai giorni nostri.

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