03 Nov Come scegliere il vaso giusto per le piante da interno (senza farle marcire)
Hai mai perso una pianta senza capire il perché?
Magari hai fatto tutto giusto — luce, acqua, concime, tanto amore — eppure le foglie hanno iniziato a ingiallire e il terriccio a puzzare.
È un errore che accomuna tantissimi coltivatori domestici: scegliere un vaso troppo grande.
Un gesto d’amore che spesso diventa fatale.
Ne parlo in questo video del mio canale YouTube Uccise per troppo amore – L’errore più comune nei rinvasi
Ma qui voglio approfondire, raccontandoti perché le dimensioni contano davvero e come scegliere il vaso perfetto per ogni pianta di casa.
1. Perché la tua pianta muore dopo il rinvaso?
Capita spesso: rinvasi una pianta convinta di aiutarla, e dopo pochi giorni la vedi soffrire.
Le foglie si afflosciano, il terriccio rimane bagnato per giorni, e inizia a comparire quella leggera puzza di marcio che fa temere il peggio.
Non è sfortuna, e nemmeno “pollice nero”:
è una questione di proporzioni.
Quando il vaso è troppo grande, il nuovo terriccio resta umido più a lungo e le radici — ancora piccole o indebolite — non riescono a colonizzare tutto lo spazio.
L’acqua ristagna, manca ossigeno, e arrivano muffe, funghi e marciumi radicali.
Il segreto? Rinvasare solo quando serve e scegliere un vaso di una misura in più, non di tre.
2. Perché le dimensioni del vaso contano
Un vaso troppo grande trattiene troppa umidità: le radici si “perdono”, non colonizzano il terriccio, l’acqua ristagna e il terreno si compatta.
Risultato? Muffe, moscerini, marciumi radicali e una pianta che lentamente si spegne.
La regola d’oro del rinvaso è questa:
scegli sempre un vaso solo una misura più grande del precedente (4–6 cm in più di diametro al massimo).
3. Terracotta o plastica? La scelta del materiale
Ogni materiale cambia il modo in cui le radici respirano.
Vaso in terracotta
- traspirante e naturale
- asciuga più in fretta
- ideale per piante in zone poco luminose o soggette a ristagni
Vaso in plastica
- trattiene più umidità
- ottimo per piante tropicali o molto assetate
- richiede attenzione alle innaffiature, soprattutto in inverno

4. Quando è davvero il momento di rinvasare
Rinvasare non è una routine, è una risposta a un bisogno.
Ecco i 5 segnali chiari che indicano che la tua pianta ha bisogno di un nuovo vaso:
-
Le radici escono dai fori inferiori.
-
Il terriccio si asciuga troppo velocemente.
-
La pianta non cresce più, pur stando in buona luce.
-
Il terreno è vecchio, compatto o maleodorante.
-
Il vaso è deformato o instabile.
In tutti gli altri casi, la cosa migliore è non toccare nulla:
le piante amano sentirsi “abbracciate” nel loro vaso.
5. Il famigerato “mappazzone”
Ti sarà capitato di trovare, al momento del rinvaso, un blocco compatto e umido di terriccio marcio sul fondo del vaso: il mappazzone.
È il segno di un terriccio che non respira e di un vaso troppo grande.
Le radici, in quello spazio, non riescono a vivere.
Guarda il video per scoprire come evitarlo e come scegliere la misura perfetta del vaso:
6. Lo spazio giusto è quello su misura
Lo spazio giusto non è per forza quello più grande, ma quello su misura per noi.
E vale anche per le piante
Una pianta felice non ha bisogno di eccessi, ma di armonia tra radici, vaso e ambiente.
Rispettare le giuste proporzioni significa garantirle salute, forza e bellezza nel tempo.
Il rinvaso è uno dei gesti più importanti nella cura delle piante — e anche uno dei più fraintesi.
Ricordalo sempre: le piante amano sentirsi radicate, non disperse.
Guarda ora il video completo Uccise per troppo amore – L’errore più comune nei rinvasi e scopri come evitare gli errori più comuni nel rinvaso delle piante da interno.

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